Distro-Hopping: le origini.



Il passaggio da un sistema operativo proprietario ad uno libero procura sempre ansia e disagio al potenziale utente neofita, e questo a causa di molti fattori quali ad esempio il differente Desktop Environment (l'ambiente grafico per intenderci) ed i software utilizzati, i quali, molto spesso, non possono essere eseguiti sul nuovo sistema operativo. 

Questo passaggio tra un sistema operativo e l'altro sembrerebbe essere meno doloroso se esso avviene entro la stessa "famiglia" a cui i due ipotetici sistemi operativi appartengono. Ad esempio, quando si è passati da Windows XP a Window Vista, entrambi di casa Microsoft, gli utenti hanno trovato poca difficoltà nell'utilizzare la nuova interfaccia. Non fu così quando si passò da Windows 7 a Windows 8 (e 8.1) dove invece la rivoluzione dell'interfaccia grafica portò moltissime persone a sdegno e difficoltà nell'accettare il nuovo sistema operativo tanto è che in molti rimasero inchiodati (e tutt'oggi lo usano ancora!) a Windows 7. Quanto appena scritto rappresenta in modo chiaro uno dei (molti) problemi che comporta l'utilizzo di software proprietario: se la casa produttrice di un software proprietario decide che il suo prodotto si deve rinnovare, così sarà!  Ne consegue che le opinioni e le esigenze della propria clientela non saranno tenute in considerazione!

Quello che ho appena soprascritto denota come il passaggio da un sistema operativo proprietario ad uno libero, seppur possa essere immaginariamente più ostico e difficile da realizzare, è in realtà un primo passaggio fondamentale per poter acquisire maggiore libertà decisionale rispetto all'utilizzo del proprio computer. Nel mondo GNU/Linux qualora avvengano dei cambiamenti c'è sempre l'alternativa capace di rispondere alle esigenze di tutti gli utenti, sia per chi è più "conservatore" sia per chi è più "progressista".

Il Distro-Hopping: una (bellissima) euforia incontrollata!
Nel mondo del software proprietario, non si ha questa facoltà di scelta poiché per natura , una casa produttrice di software proprietario (quindi Operating System compresi) obbliga i propri utenti ad aggiornarsi continuamente oscurando completamente la necessità di stabilità e di sicurezza di un utente come di una azienda.
GNU/Linux & Co. (BSD, Solaris, ecc)  consentono all'utente finale di personalizzare il proprio ambiente grafico secondo le necessità senza alcun limite di sorta. In pratica, come di regola dovrebbe sempre essere, sono i sistemi operativi e i loro ambienti grafici ad adattarsi alle necessità dell'utente e non viceversa! 
Quando un neofita effettua il passaggio da un sistema operativo proprietario a quello libero e si rende conto di avere tutta questa libertà, può venire inondato da una fortissima euforia e da una grandissima voglia di provare tutte le potenziali alternative e combinazioni di ambienti grafici disponibili!
Ciò porta quindi il neofita ad installare e disinstallare continuamente sistemi operativi GNU/Linux differenti al fine di provare i loro ambienti grafici e le loro features! Questa mania compulsiva, se così' la vogliamo chiamare,  viene identificata con il termine Distro-Hopping che generalmente sta ad intendere un "saltare (hop!) continuo da una distro all'altra"!

Se volete anche voi provare questo divertente passatempo (senza che esso divenga però un serio problema compulsivo, mi raccomando!) iniziate a dare un occhiata alle centinaia di distribuzioni presenti in elenco sul sito Distrowatch.com!

Buon Hopping!

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