Ubuntu Cinnamon Remix
Di fatto questa è , a mio parere, la chiave di volta su cui di basa tutto il mondo FOSS e a mio. La libertà di condividere e creare sempre cose nuove non ha limiti.
Ecco qui quindi un articolo dedicato a uno di quei millemigliaia di progetti che esistono.
Ubuntu Cinnamon Remix è una distribuzione GNU/Linux che, come asserisce il nome, è il sistema operativo Ubuntu dotata di ambiente desktop Cinnamon al posto di GNOME. Essa non è una versione ufficiale riconosciuta da Canonical (ma forse lo sará ancora per poco) ma è comunque una variante ben realizzata e con un buon supporto dai fan del progetto.
Cinnamon: eleganza ed efficienza per tutti.
L'ambiende desktop Cinnamon nacque dal team di sviluppo di Linux Mint che in risposta ad una grande fetta della comunità ormai abituata a GNOME 2.x , volle accontentare coloro che non erano felici dell'allora nuovo GNOME 3.
Il team decise che per Cinnamon occorresse comunque usare le stesse librerie GTK utilizzate da GNOME 3 così da evitare potenziali future incompatibilitá.
Il nuovo ambiente desktop, differentemente da GNOME 3, presentava una maggiore malleabilitá consentendo all'utente di aver maggiore "libertà di movimento" nel suo utlizzo. Inoltre la possibilità di modificare l'interfaccia grafica secondo le comodità e le necessitá dell'utente finale hanno dato a Cinnamon un gran supporto da molti utenti di vecchia data che erano appunto abituati a questo importante (e a mio dire non molto trascurabile) caratteristica.
Tutte queste caratteristiche, inoltre, sono maggiormente apprezzabile anche dagli utenti novizi che arrivano dal mondo Microsoft, potendo configurare il desktop secondo il loro vecchio sistema operativo a codice chiuso.
Conclusioni e idee sul progetto.
Ubuntu Cinnamon Remix (che abbrevieró in UCR) è una versione, come sopra accenato, non ufficiale del sistema operativo di casa Canonical, ma questo non significa che il progetto sia meno efficiente e meno degno di nota, anzi.
Esso rappresenta solo l'ennesimo potere dell'opensource e del free software, dove, grazie alla possibilità di libertá e condivisione, è possibile realizzare progetti spesso totalmente nuovi e innovativi.
In linea di massima UCR tende ad essere una risposta risolutiva alla scontentezza generale di una grande parte degli utenti di Ubuntu di vecchia data, che non vollero stravolgere eccessivamente le proprie abitudini e che comunque desideravano andare avanti e progredire nello sviluppo di un nuovo ambiente desktop competitivo ed efficiente.
Se fossimo stati in un mondo closed source di un sistema operativo proprietario, non si sarebbe potuto far nulla, e l'utente finale sarebbe stato costretto ad accettare in modo incontrovertibile le modifiche della casa produttrice: in pratica si sarebbe stati unici spettatori paganti di uno spettacolo a cui non si può partecipare attivamente.
Questo accadde, ad esempio, quando la Microsoft realizzò il suo Windows 8 che portava una interfaccia completamente stravolta rispetto ai suoi predecessori e che spinse moltissimi utenti a non effettuare l'upgrade al nuovo sistema operativo di casa Redmond con conseguente fallimento del prodotto stesso. (Un timido tentativo di rimediare ai loro errori fu Windows 8.1 ma anch'esso fu un enorme flop).
La liberatá e la condivisione del codice sorgente di progetti opensource e free sono la vera forza motrice in grado di rendere tutti gli utenti del mondo partecipi di un grande spettacolo umanitario e globale propenso allo sviluppo e al progresso!
Esso rappresenta solo l'ennesimo potere dell'opensource e del free software, dove, grazie alla possibilità di libertá e condivisione, è possibile realizzare progetti spesso totalmente nuovi e innovativi.
In linea di massima UCR tende ad essere una risposta risolutiva alla scontentezza generale di una grande parte degli utenti di Ubuntu di vecchia data, che non vollero stravolgere eccessivamente le proprie abitudini e che comunque desideravano andare avanti e progredire nello sviluppo di un nuovo ambiente desktop competitivo ed efficiente.
Se fossimo stati in un mondo closed source di un sistema operativo proprietario, non si sarebbe potuto far nulla, e l'utente finale sarebbe stato costretto ad accettare in modo incontrovertibile le modifiche della casa produttrice: in pratica si sarebbe stati unici spettatori paganti di uno spettacolo a cui non si può partecipare attivamente.
Questo accadde, ad esempio, quando la Microsoft realizzò il suo Windows 8 che portava una interfaccia completamente stravolta rispetto ai suoi predecessori e che spinse moltissimi utenti a non effettuare l'upgrade al nuovo sistema operativo di casa Redmond con conseguente fallimento del prodotto stesso. (Un timido tentativo di rimediare ai loro errori fu Windows 8.1 ma anch'esso fu un enorme flop).
La liberatá e la condivisione del codice sorgente di progetti opensource e free sono la vera forza motrice in grado di rendere tutti gli utenti del mondo partecipi di un grande spettacolo umanitario e globale propenso allo sviluppo e al progresso!
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